Respiro, aria : meccanismo e connubio obbligato per un corpo che vive.
Meccanismo che porta con sé una catena di conseguenze fisiche per tenere desti i sensi e permettere al cervello di acquisire informazioni, elaborare pensieri e programmare relazioni.
E poi ? Subentrano altre esigenze in cui predomina l’esplorazione del proprio mondo interiore; la constatazione per cui la realtà fisica ha subito trasformazioni e giace in attesa di essere rielaborata, corretta, adattata attraverso un processo di riflessione. Processo laborioso in quanto una resistenza o sorta di diaframma protegge ciò che è prodotto dal sensibile … dal non sensibile.
Una tecnica per aprire una breccia in quel diaframma è offerta dalla respirazione olotropica : il cambio di ritmo del respiro permette al cervello di variare, ampliare l’elaborazione dei contenuti antichi e recenti di cui è custode. Esperienze di respirazione che per brevi momenti lasciano trasparire visioni e intuizioni impalpabili che si possono valutare solo con gli occhi dell’anima.
L’anima : la mente a cui affluiscono questi lampi di coscienza e di conoscenza, è indotta in pratica a cercare una possibile alleanza di sostegno con questa entità che esula dai sensi e a cui da secoli molti affidano un compito di supervisione. Da un tale bisogno è partita e continua ancora la ricerca filosofica e spirituale per confermarla e procedere verso l’approdo al non effimero e all’infinito.
Purtroppo la soddisfazione di entrare concretamente in contatto con l’infinito, avverrà solo quando i sensi non daranno più materia per alimentare i desideri e il possesso delle cose fisiche. Rimarrà attivo solo il desiderio di partecipare al mondo vasto e misterioso del non sensibile.
Un grazie e un augurio di buon lavoro alla dott. Virginia Salles che, con lo studio e l’applicazione della respirazione olotropica, cerca di avvicinarsi e avvicinarci alla dimensione dell’infinito, migliorando i valori del mondo interiore, e di conseguenza anche la capacità di percepire possibili segnali dell’anima.
Bruno Pinsuti Berrino