Il latte dei sogni (Biennale di Venezia)

La Biennale di Venezia, quest’anno intitolata Il latte dei sogni (da un libro di favole di Leonora Carrington), come sempre si propone come avanguardia delle nuove tendenze artistiche.

Non so dire se proprio di avanguardia si tratta, ma sicuramente ci fa riflettere e soprattutto “sentire” i corpi nelle loro metamorfosi, la Terra ed il suo grido di dolore, l’umanità “liquida” e la nostra responsabilità dinanzi agli accadimenti.

Possiamo immaginare nuove forme del vivere, tastare il polso della situazione, osservare cosa bolle in pentola in questo momento caotico, gravido di trasformazioni.

Vale la pena visitarla, nonostante una Venezia super affollata (non la ricordavo così…), invasa da bancarelle di ogni tipo, cariche di paccottiglia cinese, gondole di plastica, leoni dorati… dove per un caffè a Piazza San Marco si spendono 11,50 euro! Che delusione!

VIRGINIA SALLES